Il 21 dicembre è stato il solstizio d’ inverno, il giorno con meno ore di luce in assoluto durante l’anno: dopo di esso, ogni giorno, il Sole comincia a riconquistare “terreno” sul buio, riconducendo man mano la vita alla nuova energia primaverile.
Secondo molte culture antiche, infatti, i giorni che seguono immediatamente il solstizio di Inverno sono di vitale importanza simbolica, annunciando il profondo legame della natura tutta, della vita stessa, con il Sole: non a caso questi giorni sono fortemente legati al simbolo di “nascita” anche nella cultura cristiana, che fa cadere il Natale in questo periodo; mentre secondo la Teoria dei Cinque Elementi si entra nel pieno della fase acqua, simbolo anch’essa di nascita. Il legame tra “nascita” e solstizio d’Inverno, che permea culture e tradizioni nel tempo e nello spazio, ci ricorda anche come – sin dall’antichità – sia necessario osservare con attenzione e capacità di cognizione i fenomeni della natura, farne tesoro e rendere questi principi antichissimi una sapienza immutabile ed eterna, capace di mantenere corpo, spirito e natura in perfetta sinergia.
Rimedi contro le abbuffate d’inverno
Proprio perché un periodo simbolicamente importante in numerose culture, questa fase dell’anno è anche un periodo festivo: tra Natale e Capodanno è usanza comune pasteggiare con le persone care ed i familiari, concedendosi – anche giustamente – pasti più abbondanti, ricchi di grassi e con più dolci. Questo “gozzovigliare” festoso, però, introducendo nell’organismo energia Yin, potrebbero creare problemi nella fase digestiva e indebolire il corpo, rendendolo più vulnerabile all’influenza stagionale, già coadiuvata dal freddo pungente di Gennaio e Febbraio.
Fortunatamente per questi fastidi e problematiche esistono numerosi rimedi naturali, vediamo insieme alcuni rimedi capaci favorire una migliore digestione dopo pasti più “pesanti” del solito:
– Gli “insalatini“, ovvero verdure fermentate con sale integrale e acidulato di umeboshi, ottimi anche per la flora intestinale;
– Il miso, che in zuppa, oltre ad essere delizioso, è un alimento estremamente efficace per rafforzare l’organismo e favorire il buon funzionamento e la salute dell’intestino;
– Lo zenzero, utile per la digestione e un ottimo antinfiammatorio naturale;
– Kuzu ed Umeboshi, insieme, creano un rimedio utile per la digestione e per il colon infiammato.
Il calore dai cibi per riscaldare l’inverno
Per combattere il freddo, invece, è necessario creare “energia Yang” all’interno del corpo adottando accorgimenti nella quotidianità che favoriscano il benessere dei reni, i quali assolutamente non vanno affaticati in questo periodo: secondo la Medicina Tradizionale Cinese, infatti, questi piccoli organi sono le “batterie” energetiche del corpo umano ed è necessario nutrirli evitando di affaticarli, è per tanto consigliabile, pur rimanendo sempre adeguatamente idratati, ridurre un poco l’assunzione di acqua rispetto alle stagioni calde (e questo possiamo dedurlo anche semplicemente dalla “richiesta” del nostro corpo, che più raramente ci spinge a bere) e consumare pasti a base di legumi, in particolare fagioli e ceci neri, fagioli rossi.
Un altro metodo utile è adottare stili di cottura consigliati per non raffreddare l’organismo, ovvero quelli che prevedono cotture lente, capaci di incamerare calore che crea energia Yang all’interno del corpo e ci mantiene protetti dal freddo: l’ideale per questa stagione sono infatti gustose e nutrienti zuppe a base di verdure stagionali e legumi.
Una ricetta golosa e leggera
Infine, perché non incominciare “con il piede giusto” e provare qualche ricetta alternativa senza rinunciare ai piatti tradizionali e alla bontà dei dolci?
Fanno al nostro caso i Mostaccioli di Natale, in una versione totalmente priva di zucchero, e che richiama la tradizione più antica: sono infatti dei dolcetti campani che anticamente erano realizzati con frutta secca, mile e, talvolta, una glassa di cioccolato fondente.
Ecco, di seguito, la squisita ricetta, buona quanto – se non più – di quella originale:
INGREDIENTI:
250 gr di farina “tipo 2” macinata a pietra
70 gr di datteri senza zuccheri aggiunti
80 gr di mandorle
10 gr di cacao amaro da commercio equosolidale
Succo di 2 arance
Buccia grattuggiata di 1 arancia
1cucchiaino di succo di zenzero fresco
5 gr di cannella
5 gr di polvere lievitante con cremar tartaro
300 gr di cioccolato fondente
PROCEDIMENTO
Tostare e frullare finemente le mandorle SENZA privarle della loro pellicina, riducendole in farina. Tritare finemente i datteri. Mischiare mandorle ridotte in farina, datteri tritati, farina, la cannella, cacao e polvere lievitante: mescolate con cura.
Poi aggiungere la parte liquida, quindi il succo delle arance, lo zenzero e la buccia di arancia.
Maneggiare sino ad ottenere un impasto morbido e non appiccicoso.
Stendere l’impasto tra due fogli di carta forno in modo che lo strato sia alto circa un dito. Tagliare formando dei rombi ed infornare a 180° (forno statico) per circa 10 minuti, in base al tempo di cottura i mostaccioli saranno più morbidi o più duri.
Una volta sfornati, lasciarli raffreddare e, intanto, sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente. Quando i mostaccioli saranno completamente raffreddati immergerli nel cioccolato, spargendolo con l’aiuto di un cucchiaio per un risultato più uniforme. Lasciarli raffreddare ulteriormente su una graticola poggiata su carta forno.
Si consiglia di consumarli entro 2-3 giorni.
Con questa ricetta vi auguro un buon nuovo anno, e colgo l’occasione per una piccola riflessione personale: questo Natale insolito può insegnarci qualcosa di utile e prezioso: ovvero che il vero spirito delle feste non dovrebbe essere quello consumistico fatto di regali costosi e caos, ma una festa di unione e riflessione, in cui trascorrere del tempo sano assieme a chi si ama, magari preparando i dolci a casa tutti assieme!
Buon 2021 a tutti, con l’augurio che quest’anno sia un portale verso una nuova consapevolezza e all’insegna della buona salute e dell’armonia, per un futuro migliore.
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