Habitat, ecosistema ed ecologia: cosa rappresentano

Habitat, ecosistema ed ecologia sono parole che sentiamo sempre più spesso, ci circondano e ne facciamo parte, ma cosa rappresentano esattamente?

Una casa da studiare

Iniziamo col dire che la parola “ecologia” (“Ökologie”) è stata coniata nel 1866 dallo scienziato tedesco Ernst Haeckel (1834-1919) nel libro Generelle Morphologie der Organismen. Nome poco noto nel panorama scientifico contemporaneo, Haeckel era considerato a fine Ottocento «il più noto, attivo e chiassoso darwinista di Germania»[1].

Formatosi a Jena (una delle capitali del romanticismo goethiano) e attento lettore delle opere dei più celebri esponenti dell’estetica filosofica tedesca (quali A. Baumgarten, I. Kant e A. von Humboldt)[2]. Haeckel definì l’ecologia come:

Lo studio dell’economia della natura e delle relazioni degli animali con l’ambiente inorganico e organico, soprattutto dei rapporti favorevoli e sfavorevoli, diretti o indiretti con le piante e con gli altri animali; in sintesi ecologia è lo studio di tutte quelle complesse interrelazioni a cui Darwin si riferisce quando parla di condizioni della lotta per l’esistenza.

L’etimologia della parola stessa, che ci rimanda al greco, deriva da οἶκος, oikos, “casa” o anche “ambiente”, e λόγος, logos, “discorso” o “studio”; quindi lo studio dell’ambiente, o, meglio, della casa, inteso come luogo di vita.

Un luogo fatto di relazioni
l’ambiente costiero è ricco di organismi, animali e vegetali. Maratea (PZ), Acquafredda, Malupassu- ph Luigi Campagna

In generale, l’ambiente è tutto ciò che circonda e influenza un organismo: dalle proprietà fisico-chimiche (luminosità, umidità, temperatura, acidità, elementi essenziali, ossigeno, anidride carbonica, ecc.) fino ai rapporti con gli altri organismi, le lotte, le cooperazioni, e, negli organismi più evoluti, i rapporti affettivi e culturali. Un ambiente naturale è una grande regione della Terra, dotata di caratteristiche omogenee relativamente a clima, morfologia della crosta terrestre, natura dei suoli, forme di vita animale e vegetale. Sono ambienti naturali il deserto, la foresta pluviale, le praterie, il bosco, ecc.

Il  sottoinsieme dell’ambiente

All’interno dell’ambiente naturale esistono più ecosistemi. Gli ecosistemi sono dati dalla relazione tra l’ambiente fisico, detto biotopo, e la comunità di organismi, di specie diverse, che vivono in un dato luogo, detta biocenosi. Il biotopo non è necessariamente inorganico, ma può anche essere organico. Gli ecosistemi sono, per esempio, un bosco di latifoglie, un lago di montagna, un campo coltivato, ma anche un animale infestato da più parassiti o un tronco in decomposizione.

Pelagia noctiluca, un animale tipico dell’ecosistema marino mediterraneo – ph Luigi Campagna

Tutti gli ecosistemi della Terra sono in continuo rapporto fra di loro, in quanto scambiano energia e materia continuamente. L’insieme di tutti gli ecosistemi del nostro pianeta prende il nome di biosfera. La biosfera quindi si può considerare formata dall’insieme degli ambienti fisici del pianeta (terre emerse, o litosfera; acque, o idrosfera; aria, o atmosfera), che possono ospitare forme di vita, e delle comunità di organismi viventi che popolano tali ambienti.

Un equilibrio dinamico

È necessario ricordare che l’ecosistema è una relazione dinamica, cioè in continuo cambiamento, il cui equilibrio è una possibile condizione, che può cambiare: un campo fiorito, con le piogge ed i sali disciolti nel terreno che ne permettono la crescita, una colonia di conigli ed una volpe rappresentano l’ecosistema prato. Il campo fiorito cresce in maniera copiosa e viene attaccato dalla colonia di conigli. Una volpe mangia alcuni soggetti della colonia e permette al prato una crescita sufficiente ad ottenere un equilibrio. Se ci fosse una forte siccità, o se la volpe sparisse all’improvviso e non vi fosse un sostituto predatore a contenere il numero di conigli, il prato non riuscirebbe a crescere in tempo, determinando una modifica dell’ecosistema prato.

Chi abita gli ecosistemi ?

All’interno dell’ecosistema si possono evidenziare più habitat.

anche una pianta di bosso può essere l’habitat per piccole specie di insetti

La parola habitat deriva dal verbo latino habitare, e letteralmente significa abita. L’habitat è il luogo in cui si sviluppano e crescono individui della stessa specie, animale o vegetale. Abbiamo habitat naturali, come il sottobosco, il fondale marino, la pelliccia di un animale, oppure artificiali, come un campo coltivato, un giardino, una discarica, un acquario o uno zoo.

La professione degli organismi

In un dato habitat ogni specie occupa una sua nicchia ecologica: non è un luogo ma un modo di vita, un ruolo e comprende tutte le condizioni fisiche, chimiche e biologiche di cui la specie necessita per vivere e riprodursi (luce, anidride carbonica, ossigeno acqua e sostanze nutritive, temperatura, tipo di cibo, predatori, specie che competono per le stesse risorse, ecc.). Le specie, in genere, occupano nicchie ecologiche tanto più diverse quanto più diverse sono le loro abitudini alimentari e ciò perché in questo modo viene a mancare un importante fattore di competizione. Si usa spesso dire che l’habitat rappresenta l’indirizzo di una specie e la nicchia ecologica è la sua professione.

Facciamo qualche esempio per comprendere il tutto:

il koala (Phascolarctos cinereus; Goldfuss, 1817)

il koala (Phascolarctos cinereus; Goldfuss, 1817) è una delle specie, animali e vegetali, della biocenosi che vive nel biotopo della foresta della costa orientale (zona costiera Est) dell’ Australia, che rappresentano l’ecosistema della foresta australiana. Il suo habitat sono le foreste di alberi di eucalipto, che è il suo cibo principale. Infatti la sua nicchia ecologica è molto ristretta in quanto è un animale che si nutre quasi esclusivamente di foglie di eucalipto ed è quindi strettamente collegato a tale pianta, dove passa la maggior parte della sua vita.

Gli ecosistemi protetti

Su tutto il pianeta esistono alcune aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali. Tali aree sono chiamate riserva della biosfera, la cui qualifica internazionale è assegnata dall’UNESCO per la conservazione e la protezione dell’ambiente all’interno del Programma sull’Uomo e la biosfera – MAB (Man and Biosphere).

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in Campania

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in Campania, che dal 1997 comprende 80 comuni e numerosi ambienti diversi, rappresenta uno delle 651 riserve della biosfera di tutto il mondo: le particolari condizioni climatiche ed orografiche dell’area del Parco favoriscono una notevole etoerogeneità floristica, con oltre 2000 specie diverse di piante autoctone spontanee. Tra esse circa 200 rivestono importanza per l’alto valore naturalistico delle specie endemiche e rare. Inoltre, la varietà di ambienti presenti giustifica anche la particolare diversità faunistica, come rapaci, anfibi, insetti e mammiferi rari.

Francesco Attanasio

[1] A. La Vergata, Filosofia e biologia, in P. Rossi (a cura di), La Filosofia. Vol. II – La filosofia e le scienze, UTET, Torino 1995, p. 104.

[2] A. Portmann, Omologia e analogia, tr. it. in «Rivista di Estetica», 62, 2016, p. 12.

 

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